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IL MUSEO NELL'IMMAGINARIO E NELL' UTOPIA

La definizione e il ruolo del museo nella società contemporanea non costituiscono più un tema riservato ai soli specialisti. E' diventato un argomento di interesse generale, in quanto ci si è resi conto che il museo, deposito di memoria collettiva, è uno strumento di comunicazione di massa e di presa di coscienza della propria identità.

Il primo e fondamentale concetto è il museo come spazio dell' incontro e del dialogo, dove l' archivio è anche il repertorio del possibile.

Lo spazio architettonico va considerato fatto globale, strettamente legato a quello urbano; si dovrebbe puntare cioè, ad un’ integrazione tra spazi urbani e spazi architettonici, instaurando una tensione dinamica che porti ad un rapporto quasi ambiguo tra ciò che appartiene all'edificio e  ciò che è proprio della città, in una sorta di rovesciamento continuo tra sopra e sotto, tra vuoto e pieno, tra il salire e lo scendere dei percorsi.

Questo concetto di dinamismo, che si può rintracciare, sia pure in misura tanto diversa, sia in Piranesi che in Escher, deve essere inteso come dilatazione dell' esperienza dello spazio e rottura della tradizionale scissione tra il dentro e il fuori, tra città ed edificio.

 
 
     

In questo modo il museo viene a definirsi come "documento globale" della storia della società, identità culturale di un epoca, significativa rappresentazione delle tendenze, dei gusti e del tipo di sapere, che seppure in forme diverse questa istituzione produce, fruibile non solo nella qualità di luogo di raccolta e tesorizzazione di opere e documenti, ma anche come segno di stabilità, in momenti di incertezza, come quello attuale, deposito di emozioni in cui ritrovare identità storica.

 
    
          
 

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