D-segno  Design Workshop
    
               

E’ stata pensata una struttura versatile, capace di non interferire con la propria  presenza nei contenuti o nei messaggi che vengono messi in scena; qualcosa che può essere definita una “architettura molle”, servizievole, adattabile e non solo in parte “mobile”: in pratica  uno spazio neutro, seguendo il concetto di neutralità come sinonimo di mobilità.

    
 
 
 .....lo spazio "molle" e "servizievole" 
 

 

                                                                                                                                                              

                                  

 

  Con l’idea di superare l’opposizione sala-scena, si è conferito allo spazio tutta la flessibilità tecnica moderna, che si concretizza in un’unica sala dove il palcoscenico estende la tecnologia scenica all’area dello spettatore, trasformando le parti proprie del teatro in oggetti manovrabili ed in elementi nuovi del linguaggio teatrale.

 

 
 
 .....lo spazio a "variazione continua"
 

 

                                                                                                                                                              
Si viene così a creare un volume spazio-formante completamente trasformabile sia sotto l’aspetto planimetrico che volumetrico. Abbiamo cercato di progettare lo spazio come se si trattasse di un circuito elettronico: una serie di componenti e di sub-componenti, liberi da una logica compositiva tradizionale.

 

 
 
 .....la variabilità cromatica dello spazio

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